Mio papà  dipinge parole

"Mio papà  dipinge parole. È un Tlacuilo"

Recensione

"Mio papà  dipinge parole. È un Tlacuilo", colui che ascolta i lemmi, li cattura e li dipinge nei libri sacri. "Un giorno sarò io a dover dipingere" sull'amatl, la preziosa carta del popolo Azteco, in modo così da dare memoria agli eventi che, se non storicizzati, scappano come le parole stesse, che altro non sono che fuggenti "farfalle trasparenti".

L'albo pubblicato in Italia da Caissa, offre a un target + 4 un dedicato racconto, in cui il rapporto tra padre e figlio funge da motore emozionale. Un'opera riuscita in cui gli occhi del piccolo narratore sembrano esternare rispetto, amore e orgoglio verso il padre scriba. Tradotta da Yuri Garrett, l'opera di Sandra Siemens va ad impreziosire la collana Filopiume a mezzo di un componimento dedicato e gentile, in grado di trainarci in un tempo e in un luogo lontano, in cui la vita trascorre osservativa e semplice, ignara del proprio futuro.

A dare completezza a questa nuova pubblicazione dell'editore cesenate, sono le illustrazioni di Amanda Mijangos, abile nel reinterpretare l'arte atzeca attraverso un uso accorto di forme e colori, che incuriosiscono, attraggono ed emozionano, proprio come questa piccola grande narrazione.

Loris Gualdi



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